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Sir Arthur Conan Doyle   (1859 - 1930)      

Arthur Conan Doyle nasce nel 1859 ad Edimburgo, da una famiglia irlandese cattolica di antica nobiltà, ma con scarsi mezzi economici. Compie i primi studi presso lo Stonyhurst Jesuit College.Inizia a scrivere racconti fantastici già ai tempi dell'Università - nel 1879 aveva venduto The Mistery of Sasassa Valley al Chamber's Journal, e l'anno successivo The American's Tale alla rivista The London Society - tuttavia è solo durante i frequenti periodi di inattività che seguono il ritorno in patria, che comincia a scrivere i racconti polizieschi per cui è divenuto maggiormente famoso. Nel 1887 pubblica infatti il primo libro della serie dedicata all'investigatore privato Sherlock Holmes, A Study in Scarlet. Sembra che per la creazione di tale personaggio Doyle si sia ispirato al chirurgo Joseph Bell - da lui conosciuto all'ospedale di Edimburgo - famoso per la sua abilità di dedurre, da minimi dettagli, le caratteristiche psico-fisiologiche dei propri pazienti, ma il suo ascendente letterario è certamente il Monsiuer Dupin di Edgar Allan Poe, vero inventore del moderno racconto poliziesco e del metodo induttivo. In verità il personaggio di Sherlock Holmes non desta subito particolare interesse: prima di essere pubblicato sul Beeton's Christmas Annual, A Study in Scarlet era stato rifiutato da tre editori. E' solo con la seconda avventura, The Sign of the Four (1890), che Sherlock Holmes inizia ad attirare l'attenzione del pubblico. E i numerosi romanzi e racconti che ad esso seguiranno nell'arco dei quarant'anni successivi (62 avventure in tutto), renderanno Sherlock Holmes un vero e proprio culto, creeranno un modello destinato ad esercitare un'influenza decisiva su tutta la futura letteratura poliziesca, e daranno al suo creatore gloria imperitura e ricchezza ma anche insoddisfazione: Doyle non sopportava infatti l'idea che la sua fama fosse legata ad una letteratura "bassa", e tentò più volte di uccidere il suo eroe, ma fu costretto a riportarlo in vita dalle pressioni dei lettori e degli editori. Doyle scrisse anche numerosi romanzi storici - il ciclo medioevale di Sir Nigel Loring, Comandante della Compagnia Bianca (1891-1901), secondo alcuni i quattro migliori romanzi storici inglesi dopo Ivanhoe di Walter Scott, ed il volume The Great Boer War (1900), per il quale fu insignito, nel 1903, del titolo di Baronetto, di cappa e spada - sedici racconti sulle gesta del Brigabier Gérard (1896), Colonnello dell'esercito di Napoleone, di fantascienza - la serie del Professor Challenger (1912-1929) - personaggio che lo scrittore modellò sull'eccentrico e irascibile professor Ernest Rutherford, il padre dell'atomo e della radioattività, ed i romanzi indipendenti The Doings of Raffles Haw (1892) e The Maracot Deep (1929), storie di pirati, diari, poesie ed articoli di guerra (l'autore fu corrispondente in SudAfrica durante la Guerra Anglo-Boera, e più tardi, nel Primo Conflitto Mondiale).


la prove principâl de vere grandece di un omp consist inte percezion de sô piçulece